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Roma 23 giugno - "Soddisfazione per la dichiarata volontà aziendale a proseguire l'attività in continuità". E' quanto afferma la Filt Cgil a seguito dell'incontro sui nuovi assetti societari e sugli sviluppi futuri dell'attività di Corsica Ferries.
"Nel solco del consolidamento delle relazioni industriali abbiamo chiesto - prosegue la Filt - la rivisitazione e l'incremento dei livelli di stabilizzazione dei rapporti di lavoro rispetto alla situazione attuale, l'avvio di percorsi formativi anche per le mansioni tecniche oltre che per quelle di sala e cucina, l'individuazione di meccanismi di avanzamento nella classificazione dei lavoratori ed infine azioni volte alla fidelizzazione del personale".
"Dopo l'estate - informa infine la Filt - verrà avviato un percorso di confronto per il rinnovo degli accordi di II livello per il personale navigante ed amministrativo della società".

Roma 12 gugno - “Dubitiamo fortemente che i nemici dei marittimi italiani siano Cgil, Cisl e Uil”. Così la Filt Cgil replica alle critiche dell’armatore Vincenzo Onorato, spiegando che “additare il Sindacato è un operazione provocatoria e al tempo stesso anche poco originale”.
Secondo la Federazione dei Trasporti della Cgil “il dibattito in relazione alla legge 30/98 sul Registro Internazionale non lo si può ridurre al calcolo dei benefici agli armatori ed ai Sindacati 'di comodo', come dice Onorato, ma riteniamo sia giusto richiamare Parlamento e Governo a stabilire un equilibrio tra quanto il contribuente investe e il ritorno sul piano fiscale e occupazionale ed auspichiamo una riforma seria e complessiva del settore e non a spot”.
“Per quanto ci riguarda - spiega la Filt Cgil - quando la modifica alla legge 30/98 sarà effettiva ne prenderemo atto, la rispetteremo e faremo in modo che venga rispettata. Noi ci battiamo per quel personale marittimo che, tra i suoi diritti, incontra molte difficoltà nell’avere accesso alle forme di sostegno Inps in tempi normali, per il riconoscimento del lavoro marittimo tra quelli gravosi e usuranti, per tentare di evitare che debba caricarsi di costi impropri per mantenere i propri titoli e per quel personale che si misura con enormi difficoltà che non attengono a differenziazioni salariali a vantaggio di personale extra comunitario, ma di adeguamento professionale agli standard minimi per ottenere gli imbarchi”.
“Per noi - sostiene la Filt Cgil - valgono i rapporti e le relazioni che intratteniamo con le nostre controparti, compresa la sua, con le quali cerchiamo e spesso troviamo accordi e per le quali oggi convintamente riteniamo che il Registro Internazionale abbia garantito un interesse generale. Magari tra qualche anno - dice infine la Filt ad Onorato - si accorgerà di aver commesso un errore deontologico nei confronti di Organizzazioni che hanno attraversato anche gli anni più bui e meno democratici della storia italiana e che, con grandissima umiltà e tanto rispetto, provano a rappresentare il lavoro anche davanti a chi, come Lei, evidentemente pensa di svolgere tutte le parti in commedia: l’armatore, il capopopolo, il politico e l’unico sindacalista dei marittimi italiani”.

Roma 21 aprile - “Soddisfatti dell’esito dell’incontro al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti sui corsi direttivi per il personale navigante”. Così Filt Cgi, Fit Cisl e Uiltrasporti su lavoro dei marittimi sottolineando che “si conferma l’apertura all’individuazione di soluzioni che salvaguardino il rispetto delle professioni e dei lavoratori alla luce degli obblighi imposti dalle normative nazionali ed internazionali”.
“Abbiamo accolto - spiegano le tre Federazioni confederali dei trasporti - l’impegno del Ministero ad elaborare un verbale conclusivo del tavolo tecnico sulla nuova circolare sostitutiva di quella vigente e per un giudizio più preciso siamo in attesa degli atti che verranno prodotti”.
“Il confronto - aggiungono infine Filt, Fit e Uiltrasporti - rimane aperto sulle altre materie oggetto delle nostre rivendicazioni come il collocamento della gente di mare, i lavori usuranti e gravosi e la copertura economica dei costi”.

Lavoro: Sindacati, su marittimi servono risposte dal Mit
Roma 5 aprile - "Un sollecito riscontro da parte del Ministero dei Trasporti sul tema dei corsi direttivi e sul collocamento della gente di mare, risposte precise sulla copertura dei costi e da Governo e Parlamento azioni concrete sui lavori gravosi e usuranti per il lavoro marittimo". È quanto chiedono unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti sui temi del settore marittimo spiegando che "occorre sanare tutte quelle lacune che penalizzano l'immagine di un settore importante per l'economia italiana in quanto gli attuali meccanismi non sono per niente adeguati agli interessi dei lavoratori e neanche del sistema Paese".
Secondo le tre organizzazioni confederali dei trasporti su corsi direttivi obbligatori per i marittimi "serve il riscontro formale della Commissione Europea in merito alle nostre osservazioni di merito per sgombrare il campo di applicazione da interpretazioni non corrette rispetto ai reali criteri che le norme internazionali impongono".
"Le nostre osservazioni - sostengono infine Filt, Fit e Uiltrasporti - accendono un faro sui bisogni dei lavoratori e mettono le basi per una reale rivisitazione dei processi burocratici, amministrativi e operativi dell'intero comparto".

LAVORO: Sindacati, oggi buon inizio di lavoro con Mit su marittimi
Roma 17 marzo - "Un buon punto di partenza per ricollocare al centro dell'agenda politica di Governo e Parlamento il lavoro marittimo". Così unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti al termine dell'incontro con il Ministro Delrio sui temi alla base della manifestazione dei lavoratori marittimi di oggi a Roma, quali l’adeguamento dei titoli per la navigazione, il collocamento della gente di mare ed il riconoscimento della gravosità del lavoro.
Secondo quanto riferiscono le tre organizzazioni confederali dei trasporti "saranno rapidamente attivati tavoli tecnici dove, con il nostro fattivo contributo, si vaglieranno tutte le possibilità per ridurre i disagi a cui i lavoratori sono stati sottoposti da alcune decisioni e atti che contestiamo e chr sono in contrasto con le esigenze del mondo del lavoro marittimo".

MARITTIMI: Filt, venerdì 17-3 manifestazione per essere ascoltati da Governo
Roma 15 marzo - “Il lavoro e la professionalità dei marittimi, un collocamento unico e nazionale, e l’attenzione alla gravosità del lavoro sono i temi della manifestazione”. A ricordarlo il segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo in merito alla manifestazione nazionale dei lavoratori marittimi, presso il Ministero dei Trasporti, a Roma, venerdì 17 dalle 11 alle 13, sottolineando che “sono temi su cui chiediamo risposte e su cui vogliamo avviare una fase di riforma cosi come sta avvenendo per la portualità”.
“Dopo moltissimi anni - spiega il segretario nazionale della Filt - i lavoratori marittimi chiedono di essere ascoltati e il settore ritorni alla attenzione del Governo e del Parlamento”.
“Vogliamo cogliere l’occasione - sostiene Cortorillo - per proporre al ministro Del Rio 'Un Patto per la marineria italiana' che affronti alcuni punti fondamentali con l’obiettivo di alzare la qualità del sistema facendo leva anche sulla componente lavoro”.

LAVORO: Sindacati, presidio marittimi al Mit del 17-3 è iniziativa solo confederale
Roma 7 marzo - “Non è possibile riunire in poche ore sensibilità e opinioni diverse che attengono anche a diversi percorsi costitutivi di ogni rispettiva formazione sindacale o associativa”. E’ quanto affermano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in merito all’iniziativa di protesta dei lavoratori marittimi del prossimo 17 marzo ed alle relative richieste di adesione formale di una parte del mondo dell’associazionismo vicino ai marittimi e di varie altre sigle sindacali.
“L’iniziativa del prossimo 17 marzo - spiegano le tre organizzazioni confederali dei trasporti - nasce da un percorso sindacale e di confronto continuo e serrato avviato da molti mesi con le istituzioni e le parti datoriali sulla materia dei titoli del personale navigante marittimo. Questo percorso - sostengono infine Filt, Fit e Uiltrasporti - lo abbiamo gestito unitariamente con le controparti sia istituzionali che datoriali con i metodi e i contenuti che abbiamo condiviso con i rappresentanti territoriali in forma del tutto indipendente da altri titolari di rappresentanza che oggi chiedono di partecipare e condividere la nostra iniziativa e le nostre prese di posizione”.

MARITTIMI: Sindacati, 17-3 presidio al Mit su rinnovo titoli per la navigazione
Roma 2 marzo - “Una prima forma di protesta dei lavoratori marittimi con un presidio a Roma il prossimo 17 marzo davanti al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti”. E’ quanto annunciano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti denunciando che “la protesta potrebbe avere ulteriori evoluzioni nel caso non si riesca a definire un’intesa condivisa su modalità e contenuti dei corsi di aggiornamento per i lavoratori marittimi, necessari ad ottenere i titoli indispensabili per la navigazione”.
“Sulla materia dei titoli del personale navigante marittimo - spiegano unitariamente le sigle sindacali confederali dei trasporti - abbiamo effettuato ogni tentativo diplomatico, utile a trovare soluzioni accettabili, su un problema le cui responsabilità non possono essere ascrivibili ai lavoratori marittimi e purtroppo ad oggi non registriamo nessun elemento di novità che ci permetta di essere ottimisti”.
“Se non ci saranno risposte soddisfacenti di tutela entro tempi brevi - sostengono infine Filt, Fit e Uiltrasporti - i marittimi italiani daranno avvio ad ulteriori azioni più incisive”.

MARITTIMI: Filt Cgil, insoddisfatti da proposte Mit su corsi direttivi
Roma 22 febbraio - “Un incontro non soddisfacente”. Così la Filt Cgil sulla presentazione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti della circolare che regola i corsi direttivi per ufficiali di coperta e di macchina, spiegando che “la bozza di circolare sottoposta non coglie gli spunti salienti che abbiamo elaborato, condiviso ed inviato al Ministero. il 1 febbraio scorso congiuntamente a Confitarma e Fedarlinea, volti ad una accettabile rimodulazione delle modalità e contenuti dei corsi”.
Secondo la Federazione dei Trasporti della Cgil “non emergono ad oggi novità significative che possano farci pensare ad un avvio di una fase di adeguamento ai rilievi fatti dalla UE senza per questo mortificare professionalità e sforzi anche economici sostenuti dai lavoratori marittimi in passato per ottenere le attuali abilitazioni che oggi dovrebbe pagare nuovamente. Diviene insostenibile l’idea che occorra ripartire da zero con i corsi le cui materie e contenuti di “innovazione” hanno davvero poco”.
“Potevano essere adottate scelte più coraggiose - spiega infine la Filt - da condividere con la comunità dei marittimi italiani, anziché far gravare questi limiti solo sui lavoratori con i quali troveremo il modo di rendere visibile la nostra ferma contrarietà nella speranza di una concreta inversione sulle decisioni saranno assunte”.

Roma 6 giugno - “Chiusa senza la firma della Filt la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo di secondo livello per il personale navigante e amministrativo di Tirrenia Cin”. E’ quanto riferisce la Federazione dei Trasporti della Cgil spiegando che “anche se le parti dedicate al personale navigante sono state da noi condivise e sottoscritte, contenendo stabilizzazioni, non ha trovato il nostro consenso la parte invece che riguarda il personale amministrativo ma considerando che il verbale di accordo è complessivo, non abbiamo apposto la firma della nostra Organizzazione”.
“Alla base della decisione di non firmare la parte riguardante gli amministrativi - spiega la Filt - il fatto che, col passare dei mesi, l’accordo si è snaturato nella forma e nella sostanza ed ora è aperto ad ogni tipo di interpretazione. Inoltre non raggiunge obiettivi di una maggiore efficienza ed efficacia dei servizi resi alla collettività e non getta le basi per un salto di qualità auspicato, soprattutto per i giovani, in vista degli impegni industriali presenti e futuri di Tirrenia Cin”.
“Non appena sarà chiusa la fase di validazione dell’accordo da parte dei lavoratori, prevista dagli accodi interconfederali - sostiene infine la Filt - siamo disponibili ad avviare un confronto sul piano industriale per i prossimi anni e sul modello organizzativo e di relazioni sindacali, indispensabile per la massima efficacia dei servizi che l’azienda è costituzionalmente tenuta a garantire”.

Roma 2 dicembre - “Per cinque lunghi minuti si sono fermati tutti i marittimi ed i portuali e nel silenzio assordante sono risuonate nei porti italiani le sirene delle navi in transito ed in sosta”. Così la Filt Cgil “sull’azione di protesta indetta con Fit-Cisl e Uiltrasporti a seguito del gravissimo incidente avvenuto a Messina e del ripetersi di altri incidenti mortali avvenuti recentemente a Livorno e Salerno”.
“Ora Ministero dei Trasporti - chiedono Filt, Fit e Uilt - convochi un tavolo che riprenda l’esame che era stato avviato riguardante l’aggiornamento dei Dlgs 271 e 272 del 1999, norme specifiche dei settori marittimi e portuali che attengono alla materia della sicurezza”.

Guarda il video dell'iniziativa al porto di Bari
Iniziativa al porto di Ravenna, primo video, secondo video

INCIDENTE MESSINA: Sindacati, domani alle 11 marittimi e portuali fermi 5 minuti
Roma 1 dicembre - “Una azione di protesta con una 'fermata sul posto di lavoro in silenzio' di 5 minuti alle 11,00 di domani, venerdì 2 dicembre, dei lavoratori marittimi e portuali”. E’ quanto indicono le Federazioni nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti “a seguito del gravissimo incidente avvenuto a Messina e del ripetersi di altri incidenti mortali avvenuti recentemente a Livorno e Salerno”.
“La 'fermata sul posto di lavoro in silenzio' - spiegano le tre organizzazioni sindacali di categoria - avrà luogo alle ore 11, in contemporanea in tutta Italia con il suono delle sirene di tutte le navi nei porti nazionali. Condividiamo - aggiungono - quanto affermato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, 'ogni morto sul lavoro è inaccettabile', e dover registrare che nel nostro Paese si muore di lavoro è per noi una situazione alla quale non possiamo assistere. Il Ministero dei Trasporti - chiedono infine Filt, Fit e Uilt - convochi ad horas un tavolo che riprenda l’esame che era stato avviato riguardante l’aggiornamento dei Dlgs 271 e 272 del 1999, norme specifiche dei settori marittimi e portuali che attengono alla materia della sicurezza”.

Marittimi, Sindacati: a Messina nuova inaccettabile tragedia sul lavoro

Roma, 29 novembre - “Ci stringiamo ai familiari dei lavoratori morti e dei feriti”, così dichiarano le Segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti in merito all'incidente avvenuto a bordo della nave Sansovino di Caronte&Tourist ormeggiata al Porto di Messina.
“Attendiamo di conoscere da parte della Magistratura l’esatta dinamica - spiegano le tre sigle sindacali - e chiediamo, per fare luce al piu’ presto, un’inchiesta immediata da parte degli enti di controllo del Ministero dei Trasporti ma intanto rileviamo che altre vite umane si aggiungono alla tragica e fitta schiera delle morti bianche, indegna di un paese civile”.
“Questo tragico evento a pochi giorni da un altro nel Porto di Salerno” denunciano concludendo i tre sindacati nazionali “mette sotto gli occhi di tutti l’urgenza di un immediato intervento legislativo di adeguamento delle norme che disciplinano la sicurezza nei porti e sulle navi”.