Roma 15 novembre - “E’ un risultato importante l’inserimento dei marittimi che si aggiungono ai conducenti di treni e personale viaggiante, agli autisti di mezzi pesanti per il trasporto merci, agli addetti al facchinaggio e pulizie, ma per il nostro settore ci sono altre situazioni da esaminare e risolvere positivamente”. E’ quanto afferma la Filt Cgil sul tema delle pensioni e dei lavori gravosi nel settore dei trasporti sottolineando che “altre attività gravose nei trasporti non sono state prese in considerazione, o non è stato possibile allo stato attuale ricondurle sulla base di una oggettiva e inequivocabile qualificazione nell’ambito delle categorie ammesse al beneficio”.
“Ci riferiamo - spiega la Federazione dei Trasporti della Cgil - al mondo complesso del facchinaggio, che comprende molteplici e differenti attività nei porti, negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e nei centri logistici, alla navigazione delle acque interne e lagunari, del tutto assimilabile per disagio e responsabilità alle mansioni dei marittimi che richiedono analoghe competenze certificate, agli addetti agli impianti di risalita, che svolgono la loro attività spesso in condizioni climatiche proibitive, fino agli addetti alle pulizie dei treni non specificatamente menzionati”.