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Roma 24 aprile - “Il decreto legislativo di recepimento della direttiva europea 1794/2015 per il settore marittimo parte da un dato - ha sottolineato Maurizio Colombai della Filt Cgil in audizione alla Camera - che è il miglioramento delle condizioni dei diritti dei lavoratori marittimi. Da qualche parte bisogna partire, se siamo entrati in procedura infrazione è perchè non abbiamo adeguato la normativa alle direttive europee”.
Tuttavia, ha osservato, “c'è un passaggio che non ci convince molto che riguarda il personale individuato per la procedura di licenziamento collettivo: c’è una frase che sembrerebbe autorizzare il licenziamento collettivo per il personale imbarcato sulle nave che è in quel momento oggetto di cessione o di cambio di bandiera o di dismissione. Così come è scritta sembrerebbe' autorizzare' una sorta di bad company che diventa oggetto della cessione”. Quanto al Registro internazionale delle navi, la Cgil chiede che sia modificato solo se si migliorano le condizioni di lavoro. “Abbiamo uno status - ha detto Colombai - se da qui bisogna fare in modo che ci siano piu' garanzie per i lavoratori siamo disponibili, altrimenti rimanga com’è”.