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Roma 7 febbraio - “Ora deve essere trovata una soluzione sul piano legislativo con una modifica dell'impianto normativo”. E’ quanto chiedono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in merito all’estensione delle norme riferite al Pubblico Impiego al personale delle Autorità Portuali ed a seguito del rigetto da parte del Tribunale di Genova del ricorso presentato dai lavoratoti dell’AP locale su questo tema.
Secondo le tre organizzazioni sindacali “il ricorso respinto evidentemente, trova le sue giustificazioni in un impianto normativo confuso e, nello specifico, non aderente alla volontà del legislatore”.
“Continueremo con convinzione - annunciano infine Filt Fit e Uilt - ad agire, così come già evidenziato nelle motivazioni dello sciopero nazionale dell’8 novembre scorso, per respingere il tentativo di 'estrapolare' i lavoratori delle Autorità Portuali dai lavoratori delle cosiddette imprese articoli 16, 17 e 18, dividendo in questo modo l’unicità del contratto nazionale dei porti e spaccando di conseguenza il mondo del lavoro portuale che ha garantito, dall'avvento della legge di riforma del 1994, un crescente sviluppo della portualità italiana”.