Roma 5 marzo - “Stop di 24 ore domani a tutte le attività dei porti, compresi i servizi tecnico nautici con un’astensione di 12 ore”. Lo ricorda Filt Cgil che ha proclamato lo sciopero unitariamente con Fit Cisl e Uiltrasporti, annunciando che “se sarà confermata la volontà di introdurre norme liberiste negli scali italiani con effetti degenerativi sulle tutele e sulla qualità del lavoro si preannuncia, a partire da domani, un conflitto molto esteso in tutti i porti ”. “Tuttora - spiega il segretario nazionale della Filt Cgil, Nino Cortorillo - non conosciamo i contenuti del documento di riforma dei porti, redatto dalla Commissione incaricata, visto che non includeva la rappresentanza sindacale che ne è rimasta esclusa”. Secondo il dirigente sindacale della Filt “il governo deve ascoltare le opinioni del sindacato che vuole una riforma dei porti, ma non a vantaggio delle lobbies ed a danno del lavoro. Il sistema di regole vigente che può essere consolidato solo attraverso un percorso di riforma partecipato da tutte le parti sociali e con il coinvolgimento del Parlamento, garantisce stabilità e qualificazione del lavoro, sicurezza di tutti gli addetti, della navigazione e dell’utenza e l’attuale regolamentazione dei servizi tecnico nautici è garanzia per la sicurezza nei nostri scali. “In occasione della giornata di domani - informa infine la Filt - si terranno nelle città portuali tra cui Genova, Venezia Marghera, Ravenna, Ancona, Napoli presidi e sit-in di fronte sedi istituzionali locali e prefetture”.
Ascolta la trasmissione di radio articolo 1 dedicata allo sciopero