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Roma, 10 aprile - “Abbiamo firmato oggi un accordo con Rete ferroviaria italiana che le consentirà di iniziare a produrre, a partire dai primi di maggio, mascherine a norma per i propri dipendenti e per eventuali esigenze della protezione civile”. Lo dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, S.L.M. Fast Confsal e Orsa Ferrovie, spiegando che: “la produzione sarà avviata nello stabilimento Onae (Officina nazionale apparecchiature elettriche) di Bologna dagli stessi ferrovieri debitamente formati al riguardo. L’obiettivo è realizzare 220mila mascherine chirurgiche e 36mila modello FFP2 al giorno”.
Per le organizzazioni sindacali: “si tratta di un accordo pilota, perché un’azienda il cui core business non ha nulla a che vedere con il tessile o il sanitario arriva a produrre dispositivi di protezione individuale, che ancora oggi troppo spesso sono di difficile reperimento o troppo costosi, pur essendo indispensabili per la salute e sicurezza delle persone. Non possiamo quindi che esprimere soddisfazione”.
Concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, S.L.M. Fast Confsal e Orsa Ferrovie: “poiché quando si tratta di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro nulla ci sembra mai abbastanza, abbiamo anche chiesto un incontro a Rfi finalizzato al potenziamento delle strutture centrali e territoriali della sua direzione sanità. Ci sembra evidente, infatti, che questa emergenza eccezionale richieda a tutti di implementare ogni strumento, inclusa quindi la direzione sanità nelle sue varie articolazioni, e di fare ogni sforzo possibile per consentire la ripartenza in una condizione di totale sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo Fs e dei clienti. Solo garantendo la massima protezione delle persone, lavoratori e viaggiatori ci potrà essere una ripartenza in totale sicurezza e conseguentemente potrà ripartire l’economia del paese”.