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Roma 6 agosto - “Sciopero nazionale di 4 ore del personale, anche stagionale, delle concessionarie autostradali il 9 e 10 agosto che interesserà nella giornata di domenica gli addetti all’esazione ai caselli e lunedì il personale tecnico amministrativo”. A proclamare la protesta sono Filt Cgil, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità e Logistica “a seguito delle relazioni sindacali critiche ed in alcuni casi addirittura inesistenti con le associazioni datoriali Fise Acap e Federreti e con le dirigenze aziendali dei concessionari, che rischiano di mettere a repentaglio la tenuta del contratto nazionale”.
“Alla base della protesta - spiegano le organizzazioni sindacali - il ricorso eccessivo alla cassa integrazione, anche dopo la fine del lockdown, e le modifiche unilaterali a orari e turni di lavoro rispetto alle previsioni del contratto nazionale, che in alcune concessioni hanno avuto conseguenze sul servizio agli utenti per il mancato rispetto delle norme del Ministero dei Trasporti sui presidi minimi dei caselli. Una situazione aggravata dall’emergenza pandemia che ha penalizzato occupazione e redditi del settore, dall’incertezza per l’assegnazione delle concessioni scadute e dalla situazione di Aspi, ancora da chiarire su vari aspetti tra i quali il lavoro”.
“Dalle 2 alle 6, dalle 10 alle 14 e dalle 18 alle 22 di domenica 9 - riferiscono infine Filt Cgil, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Viabilità e Logistica - si fermeranno gli addetti all’esazione ai caselli e il personale turnista non sottoposto alla regolamentazione dello sciopero. Stop al personale tecnico e amministrativo, compresi gli addetti ai servizi commerciali, le ultime 4 ore del proprio turno di lunedì 10 agosto. Dallo sciopero resta escluso tutto il personale sottoposto alla legge sullo sciopero ed alla regolamentazione provvisoria del settore, compresi gli addetti alla sicurezza della circolazione”.

Autostrade: Sindacati: sciopero 9 e 10 agosto
Roma 23 luglio - “Sciopero nazionale di 4 ore del personale delle autostrade il 9 e 10 agosto che interesserà nella giornata di domenica gli addetti all’esazione ai caselli e lunedì il personale tecnico amministrativo”. A proclamare la protesta sono Filt Cgil, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Trasporti “a seguito della situazione venutasi a creare con le Associazioni datoriali Fise Acap e Federreti e con le dirigenze aziendali dei concessionari, in merito alle relazioni sindacali del settore, in molti casi critiche ed in altri addirittura inesistenti sia a livello nazionale che in diversi territori”.
“Alla base della protesta - spiegano le organizzazioni sindacali - il ricorso eccessivo alla cassa integrazione e le modifiche unilaterali a orari e turni di lavoro rispetto alle previsioni del contratto nazionale, che in alcune concessioni hanno avuto conseguenze sul servizio agli utenti per il mancato rispetto delle norme del Ministero dei Trasporti sui presidi minimi dei caselli. Una situazione aggravata dall’emergenza pandemia che ha penalizzato occupazione e redditi del settore, dall’incertezza per l’assegnazione delle concessioni scadute e dalla situazione di Aspi”.
“Riteniamo giusto e condividiamo - spiegano Filt Cgil, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Trasporti - il riassetto normativo generale sulle concessioni avviato dal Governo, la pretesa di investimenti indispensabili per la costruzione, la manutenzione e la sicurezza delle infrastrutture ed un sistema tariffario più equo che tenga conto del servizio all’utenza. Ma è altrettanto indispensabile impedire alle imprese concessionarie di scaricare i costi di queste misure sul lavoro che penalizzerebbero l’occupazione ed il reddito dei lavoratori, così come i servizi da destinare all’utenza, l’assistenza al traffico e la sicurezza della viabilità”.
“E’ gravissimo e preoccupa - affermano infine i sindacati - l’atteggiamento delle associazioni datoriali e delle aziende concessionarie che rischia di mettere a repentaglio la tenuta del contratto nazionale rinnovato faticosamente a fine 2019”.