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Roma 3 dicembre - “Se non si interviene con urgenza si rischia di perdere 300 milioni delle risorse totali stanziate a ristoro del crollo dei ricavi da traffico, in quanto sono vincolate al finanziamento di servizi aggiuntivi, effettuati entro il 31 dicembre 2020”. E’ quanto denuncia per il settore del trasporto pubblico locale la segretaria nazionale della Filt Cgil Maria Teresa De Benedictis, spiegando che “per limiti strutturali e di reperibilità sul mercato di mezzi e personale, la spesa per servizi aggiuntivi non può coprire quella entità di risorse e serve un decreto interministeriale dei Ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e dell’Economia e Finanze per la ripartizione delle risorse destinate e non utilizzate”.

“Il grave deficit di servizi di trasporto pubblico, dovuto alla necessità di tutelare la salute e di contenere al massimo il rischio di contagio - prosegue la dirigente nazionale - ha causato gravissime conseguenze sull’ordinata ripresa dell’anno scolastico. La mancanza di scaglionamento degli orari delle scuole, come più volte denunciato dal sindacato, non può farci trovare impreparati con la ripartenza il prossimo anno. Per questo, in considerazione delle attuali norme vigenti in materia di autonomia scolastica ed in relazione agli orari di inizio e fine lezioni, servono con l’intervento dei prefetti cabine di regia per coordinare la possibile organizzazione dei servizi di trasporto”.

“Per i circa 100 mila autoferrotranvieri c’è la necessità - afferma infine De Benedictis - di rinnovare in tempi brevi il contratto nazionale, scaduto a fine 2017”.