Roma 3 dicembre - “Con la collaborazione fattiva tra i Ministeri degli Esteri, della Salute e delle Infrastrutture e Trasporti si attivino immediatamente corridoi sanitari con voli di stato”. E’ quanto chiedono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per i marittimi rimasti bloccati sulle navi all’estero, a causa dell’emergenza pandemica, sottolineando che “serve organizzare velocemente ed in piena sicurezza l’avvicendamento di questi lavoratori, riconosciuti dall’Onu e dagli organismi di settore come fondamentali per aver assicurato nell’emergenza sanitaria l’approvvigionamento delle merci essenziali”.
“Se questo non fosse ritenuto possibile - proseguono le tre organizzazioni sindacali - va data, anche all’opinione pubblica, una valida motivazione e, in tal caso, ciò non esenta da responsabilità chi ancora non ha saputo trovare la soluzione affinché questi lavoratori vengano liberati e messi nella condizione, già per le festività natalizie, di ricongiungersi ai propri familiari”.
“Tra interessi economici e ruoli istituzionali stiamo assistendo invece - affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - ad un rimbalzo di responsabilità con tutte le conseguenti difficoltà, anche per noi, nel dover proseguire in un percorso di ulteriori deroghe al periodo di navigazione, rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale, associate alle scadenze della durata dei vari Dpcm, senza che tutto ciò abbia un riflesso sulle condizioni di sicurezza e salute degli stessi marittimi”.