Roma 26 marzo - “Adesione media dell'85% con punte del 100% in alcune aziende”. A riferirlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna sullo sciopero nazionale di 24 ore nel trasporto pubblico locale, proclamato oggi “per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto da oltre tre anni e per rilanciare un settore non più in grado di offrire un servizio di trasporto di qualità”.
“La nuova alta adesione alla protesta nazionale, dopo quella registrata nello sciopero precedente di 4 ore dello scorso 8 febbraio - spiegano le organizzazioni sindacali - conferma un segnale di malessere diffuso di tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore che, nonostante la crisi pandemica ancora in corso, hanno proseguito e proseguono in condizioni critiche e con senso di responsabilità, in alcuni casi mettendo a rischio la propria sicurezza, ad assolvere ai propri compiti garantendo il diritto alla mobilità dei cittadini. La dedizione al lavoro di autoferrotranvieri e internavigatori non deve essere usata e strumentalizzata dai rappresentanti delle aziende per aumentare gli utili di bilancio ma piuttosto per arrivare alla chiusura di un accordo del triennio pregresso e all’effettiva apertura del rinnovo del Ccnl di categoria. Lavoratori e utenti non possono continuare ad essere “ostaggio” di aziende che, attraverso i loro rappresentanti, continuano ad avere atteggiamenti provocatori ed inconcludenti a fronte delle legittime aspettative di circa 113 mila lavoratori".
Secondo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna infine: “occorre una assunzione di responsabilità anche da parte della programmazione pubblica e quindi della politica, che vincoli le risorse stanziate nei vari decreti di ristoro alla conclusione positiva del negoziato per il diritto al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, così come è avvenuto in tanti altri settori".