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Roma 26 maggio - “La strage di lavoratori non si ferma e le parole di condanna non servono a nulla, occorre fare qualcosa”. Così unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sulla morte questa notte del giovane portuale rimasto schiacciato ieri da un carrello elevatore al porto di Salerno.

“Occorre - chiedono le organizzazioni sindacali - di completare l’iter di aggiornamento del Dlgs 272/99 di adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori addetti alle operazioni portuali, fermo da 10 anni, e occorre trovare soluzioni incisive affinché la cultura della sicurezza individuale e collettiva diventi patrimonio di tutti i lavoratori oltre a dare un conforto economico alle famiglie delle vittime per essere loro vicini non solo con le parole”.

“In questo ennesimo tragico momento - affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - ci uniamo al dolore della famiglia del lavoratore e ai colleghi del porto di Salerno che questa notte hanno vegliato su di lui mentre lottava contro la morte. I portuali di Italia si fermeranno un’ora nella giornata odierna e le sirene suoneranno a lutto alle 12”.