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Roma 14 marzo - “Seria preoccupazione per il grave stato in cui si trova il trasporto merci su gomma nel nostro paese, in particolare per le ricadute negative nei confronti degli autisti e per il relativo peggioramento delle condizioni di lavoro e di salario”. Ad esprimerla è il segretario nazionale della Filt Cgil, a seguito della situazione che si è determinata per il caro carburante, affermando che “il nostro Paese non può permettersi sempre di affrontare le emergenze senza mai programmare il futuro”.

“Dopo aver garantito durante la pandemia ai cittadini - prosegue De Rose - il regolare approvvigionamento dei beni di prima necessità ed alle imprese la merce per la continuità produttiva ed oggi alla luce della speculazione mondiale sul costo dei carburanti, legata alla crisi russo ucraina, non si può chiedere ancora responsabilità ed equilibrio senza attuare politiche di intervento a sostegno del settore. Non servono solo azioni spot durante una crisi, serve un vero intervento strutturale che affronti i temi più profondi del settore”.

"L’intera filiera logistica - spiega il dirigente nazionale della Filt - è in continua mutazione, in particolare sia dei modelli organizzativi che di innovazione tecnologica. Il post lockdown ci consegna un settore che sta modificando profondamente i propri modelli produttivi, attuando iniziative che fino a due anni fa erano impensabili. Oggi si affronta il tema delle rotture di carico e della ricostituzione dei magazzini delle scorte, strutture necessarie per riavvicinare le manifatture ad i mercati. Questo nuovo corso della logistica ha bisogno per essere alimentato efficacemente di mezzi e di autisti"

“Per i mezzi - sottolinea De Rose - c’è bisogno di un intervento a sostegno della sostituzione del parco, che ne incentivi l’acquisto di quelli meno inquinanti, tecnologicamente più sicuri e più adatti alla mutazione, in corso nel settore, dei sistemi produttivi. Per le tutte le figure professionali, a partire dagli autisti, c’è bisogno di una programmazione costante, per dare risposte efficaci sui temi della formazione, a partire dalla scuola, del salario e della sicurezza sul lavoro. Inoltre - sottolinea infine De Rose - deve essere avviato un tavolo con tutte le parti sociali”.