ico terraico mareico ariaico facebookico twitterico instagramico instagram
ico instagramico instagramico twitterico facebookico ariaico mareico terra
ico terraico mareico ariaico cercaico facebookico twitterico instagramico instagram
logo
logo
logo

 “Si apra con urgenza un confronto congiunto con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali utile ad intraprendere tutte le necessarie azioni, finalizzate a garantire i livelli occupazionali complessivi, le tutele economico-normative, i livelli di servizio all’utenza e la sicurezza nella circolazione”. Ad affermarlo unitariamente le organizzazioni sindacali dei trasporti, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e dell’edilizia Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil in una richiesta di incontro ai Ministri Enrico Giovannini e Andrea Orlando sul provvedimento di revoca della concessione delle Autostrade A24 e A25 che il Consiglio dei Ministri ha adottato nei confronti della società concessionaria Strada dei Parchi.


Secondo le organizzazioni sindacali: "è un fatto positivo che lo Stato si riappropri della gestione di asset fondamentali quali le infrastrutture viarie a pedaggio ma creano perplessità sia le modalità sia la tempistica con cui si è proceduto nell’operazione di revoca, peraltro annunciata da tempo. Infatti, l’attribuzione ad Anas di 'temporanee funzioni di surroga' nei confronti di Strada dei Parchi rischia di creare situazioni di grave incertezza tanto per i dipendenti, quanto per gli utenti, non essendo la società del Gruppo Fs italiane organizzata per gestire infrastrutture viarie a pedaggio, né in termini di struttura organizzativa né in termini di contratto collettivo nazionale di lavoro. Una grave incertezza che si riverbera anche nei confronti dei dipendenti delle società dell’indotto, a partire dalle maestranze dell’edilizia".



"Ad alimentare ulteriori perplessità

- affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil - vi è anche lo stato di grave degrado in cui versa l’infrastruttura autostradale, rispetto al quale dovranno essere individuate le responsabilità del caso”.