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Roma 12 febbraio - "Mentre piangiamo le due ultime morti sul lavoro per gli incidenti mortali accaduti a distanza di poco meno di 24 ore l’uno dall’altro, a Trieste e Civitavecchia, oggi leggiamo con sgomento e rabbia un articolo di osanna al Presidente della Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale". A dichiararlo la Filt Cgil su quanto pubblicato da un quotidiano locale sul porto di Civitavecchia, spiegando che "probabilmente si tratta un articolo scritto prima della tragedia che però non è stato bloccato e che oggi appare scomposto e fuori luogo".

Secondo la Filt Cgil: "sarebbe stato meglio tacere. Un rispettoso silenzio per capire in cosa si è sbagliato e come bisogna intervenire. Bisognerebbe, piuttosto, interrogarsi su cosa fare per evitare ancora incidenti sul lavoro, spesso mortali, passando da maggiori risorse per formazione, informazione e prevenzione anche attraverso un maggior coinvolgimento degli Rls di sito a cui vanno riconosciute maggiori agibilità sia per esercitare il proprio ruolo ma anche per facilitarne l’accesso a tutti i posti di lavoro".

"Pur riconoscendo gli sforzi e i sacrifici profusi in questi ultimi anni da tutti gli operatori e dagli stessi lavoratori - sottolinea la Federazione dei Trasporti della Cgil - il porto di Civitavecchia versa in uno stato di crisi perenne e preoccupante. Il ricorso agli ammortizzatori sociali continua ad essere una costante evidentemente necessaria ad evitare licenziamenti pesanti perché i traffici sono insufficienti a soddisfare gli attuali organici. Neanche di queste criticità però vi è traccia nell’articolo, si preferisce parlare di un porto che non c’è. Ci aspettiamo delle scuse - afferma infine la Filt - non a noi ma alla famiglia della vittima".