Roma 3 giugno - “Una settimana di mobilitazione dal 17 al 23 giugno di tutte le lavoratrici ed i lavoratori dei Porti se non si arriverà ad una vera svolta della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, a partire dall’incontro del prossimo 6 giugno”. A annunciarlo la Filt Cgil, spiegando che “in occasione dell’ultimo incontro abbiamo per l’ennesima volta registrato l’indisponibilità delle controparti ad accogliere le nostre rivendicazioni, specialmente quelle relative alla parte economica del Ccnl”.
“Le associazioni datoriali del settore - riferisce la Federazione dei Trasporti della Cgil - stanno decidendo di svalorizzare lo straordinario impegno dei lavoratori dei porti che, anche durante la pandemia, hanno garantito l’approvvigionamento delle merci al Paese, non riconoscendogli il giusto recupero economico dei salari che, negli ultimi anni, sono stati fortemente erosi dall’inflazione”.
Secondo la Filt infine è “una gravissima situazione che rende ancor di più insostenibile questo difficile negoziato che si sta protraendo da più di 8 mesi senza, di fatto, aver sostanziato alcun punto della nostra piattaforma rivendicativa. Per queste ragioni, a conclusione dell’ultimo incontro, anche in considerazione di un atteggiamento dilatorio delle controparti volto ad allungare ulteriormente i tempi della trattativa, abbiamo ritenuto opportuno dire basta a questa dannosa e logorante strategia datoriale”.