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Roma 9 settembre - “Altissime adesioni con una media nazionale dell'85% e punte fino al 100% con le metropolitane chiuse e la cancellazione di corse di bus in tutte le città e province”. A riferirlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna sulla seconda azione di sciopero, oggi di 8 ore, indetta per il rinnovo del contratto nazionale autoferrotranvieri e internavigatori (Mobilità-Tpl), sottolineando che “ci scusiamo per i disagi ma il sistema del trasporto pubblico è diventato inadeguato per tutti, lavoratori, lavoratrici e utenti, ed è a rischio di un collasso generale, senza risposte da aziende sul contratto e dal Governo sulle risorse”.

“Le lavoratrici e i lavoratori - spiegano le organizzazioni sindacali - sono stremati da condizioni lavorative insostenibili e da retribuzioni ai minimi storici. Nel settore non si trovano più autisti, non solo per una questione salariale, ma soprattutto per la qualità della vita. Serve una maggiore offerta di servizio, i cui benefici sarebbero sia per i lavoratori sia per gli utenti e serve di conseguenza un rilancio del finanziamento della mobilità collettiva. Sulle lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale si scarica inoltre il disagio sociale con fenomeni sempre più frequenti di aggressione al personale front line. Su questo abbiamo chiesto fermamente al Governo interventi mirati sia sulla prevenzione sia sulla protezione e alle aziende una piena assunzione di responsabilità nei confronti del personale, come abbiamo avuto modo di ribadire con forza la scorsa settimana, durante l’incontro al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, insieme a Ministero degli Interni e alla Conferenza Stato Regioni, per l’operatività del Protocollo anti aggressioni al personale del Tpl".

“La nostra mobilitazione - affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna - in assenza di risposte concrete e di avanzamenti nella trattativa, come accaduto dopo la prima azione di sciopero dello scorso luglio, proseguirà con tutte le iniziative che riterremo necessarie a finalizzare una soddisfacente chiusura contrattuale a tutela del lavoro e del servizio pubblico”.