Roma 9 dicembre - “Gli interventi di politica economica e sulla legislazione del lavoro del Governo hanno ricadute anche nei trasporti”. A sostenerlo la Filt Cgil in merito alle ragioni dello sciopero generale Cgil e Uil del 12 dicembre spiegando che “il taglio delle risorse a Regioni ed Enti locali risulta di entità tale da pregiudicare l’attuale, già carente, livello dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale. Peraltro, lo specifico ddl di riordino del comparto sembra essere prossimo ad approdare a soluzioni prive di qualsiasi prospettiva di politica industriale, velleitarie sul versante della programmazione, ancora molto incerte in tema di risorse, con un’idea tuttora assai sommaria su costi e servizi standard, senza prevedere adeguate tutele per il lavoro nell’ambito dei processi prospettati di liberalizzazione e di ristrutturazione delle aziende”. Secondo la Federazione dei Trasporti della Cgil inoltre “l’entità dei tagli delinea uno scenario favorevole a massicce dismissioni di quote di partecipazione proprietaria degli Enti locali nelle aziende del trasporto locale o che svolgono altre attività come nelle gestioni aeroportuali e nelle concessioni autostradali. Questo scenario torna di immediata attualità anche per le partecipazioni proprietarie statali, come dimostrano, nei trasporti, gli orientamenti recentemente assunti dal Governo su Fs, Enav e, per certi versi, Anas. Sia per le partecipazioni locali che per quelle statali lo scenario che si va delineando - sottolinea la Filt - è avulso da un’approfondita analisi degli aspetti industriali, resi subalterni a quelli finanziari, lasciando in secondo piano gli effetti inevitabilmente negativi sui livelli qualitativi e quantitativi dei servizi di pubblica utilità erogati ed ignorando le indispensabili tutele del lavoro. Tutele che, in ogni caso - sostiene infine la Filt - risultano ancor più evidentemente inadeguate per l’intero mondo degli appalti di servizi, ampiamente diffuso nei trasporti, sia nei settori privati che nei settori pubblici”.
MODALITA’ SCIOPERO NEI TRASPORTI
Il personale viaggiante dei treni di Trenitalia, Ntv e Trenord ed il personale addetto alla circolazione di Rfi si asterranno dal lavoro dalle 9 alle 16, anziché fino alle 17, mentre rimangono confermate le modalità di sciopero per il personale degli impianti fissi, degli addetti alle attività di supporto di ristorazione e pulizia, nonché di quello delle imprese ferroviarie merci private”.
Il personale addetto alle attività di supporto di ristorazione e pulizia, nonché quello delle imprese ferroviarie merci private, sciopera dalle 9:01 alle 17.. Nel trasporto aereo il personale navigante delle compagnie aeree e gli addetti alle attività operative degli aeroporti, compresi i controllori di volo, scioperano dalle 10 alle 18.. Nel trasporto pubblico locale, nel rispetto delle fasce di garanzia, lo sciopero interessa bus, tram, metropolitane e ferrovie concesse, nelle principali città italiane (ad esclusione di Firenze dove è già stato proclamato uno sciopero il 5 dicembre), secondo le seguenti modalità: a Milano dalle 19 alle 24 (per consentire lo svolgimento del presidio pomeridiano in ricordo delle vittime della strage di Piazza Fontana in occasione del 45° anniversario); a Roma dalle 9 alle 17; a Torino dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 20; a Genova dalle 9.30 alle 17; a Venezia dalle 8.30 alle 16.30; a Bologna dalle 8.30 alle 16.30; a Perugia dalle 16 alle 24; a Napoli dalle 9 alle 17; a Bari da inizio servizio alle 6:30 e dalle 8:30 alle 12.30; a Cagliari dalle 9.30 alle 17.30; a Palermo dalle 9.30 alle 17.30. Nel settore marittimo traghetti e navi subiranno un ritardo di 8 ore alla partenza mentre per un intero turno di lavoro sciopera il personale amministrativo. . Nelle autostrade si fermano per 8 ore, secondo modalità locali, il personale dei caselli, gli addetti alla manutenzione, alla viabilità ed il personale dei Punti Blu. Stop di 8 ore anche alle attività nei porti, secondo modalità decise a livello locale. Lo sciopero nei porti riguarda anche rimorchiatori, ormeggiatori, pilotini e guardie ai fuochi. Stop di 8 ore nel trasporto merci, sempre secondo modalità locali, per gli autotrasportatori, gli addetti alla logistica, i corrieri espressi, gli addetti delle cooperative di facchinaggio ed il personale delle agenzie marittime. Per un intero turno di lavoro infine lo sciopero degli addetti dell’Anas, dell’autonoleggio, del soccorso stradale, delle autoscuole, dei trasporti funebri e degli impianti a fune. Durante lo sciopero sono garantite, secondo gli accordi e per le attività sottoposte alle legge, le prestazioni minime indispensabili.