Roma, 24 agosto - “Sncf, mentre al personale di base in Francia applica un contratto di lavoro sottoscritto con le organizzazioni sindacali rappresentative, per quello che ha base in Italia non fa la stessa cosa: per questo chiediamo che sia applicato all’azienda il protocollo d’intesa che definisce le linee guida per la qualità del lavoro nei settori dell’edilizia, della logistica e dei trasporti”, così si legge nella lettera inviata da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast Confsal al Ministero dei Trasporti in merito alla vertenza aperta con Sncf Voyage Italia, ramo italiano della francese Sncf.
“Infatti - prosegue la lettera - il trattamento normativo e retributivo applicato ai dipendenti di base in Italia è inferiore alle condizioni minime ammissibili dal contratto collettivo italiano Mobilità Attività ferroviarie. Sncf applica una serie di regole disarticolate e condivise con un solo sindacato poco rappresentativo, le quali mettono a dura prova le condizioni psicofisiche degli operatori e, conseguentemente, con potenziali rischi per la regolarità del servizio”.
Concludono le organizzazioni sindacali: “chiediamo che si cominci ad applicare il protocollo firmato col Ministero dei trasporti lo scorso 13 aprile, che prevede i trattamenti normativi e retributivi di riferimento, inoltre chiediamo che il Ministro ci riceva per trattare la questione”.
Ferrovie: Sindacati, confermato sciopero nei collegamenti Italia Francia di Sncf
Roma, 23 agosto - “Sncf Voyage Italia continua a rifiutare di applicare ai propri dipendenti un contratto collettivo nazionale di lavoro, condiviso con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, per cui lo sciopero del prossimo 5 ottobre è confermato”, così dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast Confsal, a seguito dell’incontro che si è tenuto, come prescritto dalla legge sugli scioperi, con la società che opera nei servizi ferroviari tra Italia e Francia.
“Sncf Italia - proseguono le organizzazioni sindacali - ha assunto un atteggiamento di sufficienza e di chiusura netta, rispetto alle richieste del sindacato e si è anche rifiutata perentoriamente di esaminare nel merito le criticità che, a nostro giudizio, potrebbero mettere seriamente a rischio la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e potenzialmente la regolarità dell’esercizio ferroviario”.
“Come da previsioni di legge - concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast Confsal - abbiamo informato la Commissione di garanzia sugli scioperi dell’esito negativo dell’incontro, ma ci domandiamo se l’Authority stessa, sempre così sollecita nel sanzionare i sindacati anche a sproposito, interverrà per chiedere a Sncf Italia di applicare il contratto corretto”.
Ferrovie: Sindacati, SNCF Italia applichi contratto. Serve intervento Istituzioni
Roma, 9 agosto - “Sncf Voyages Italia non si sottragga alle proprie responsabilità sulla mancata applicazione del contratto collettivo nazionale della mobilità, area attività ferroviarie” così dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast-Confsal, aggiungendo che “significa da parte di un’azienda di trasporto ferroviario passeggeri, operante in Italia, non giocare ad armi pari con le concorrenti, a scapito dei lavoratori”
“Da tempo - proseguono le tre organizzazioni sindacali - chiediamo un incontro per affrontare il problema e Svi ci ha sempre ignorati. Ora invece che abbiamo indetto, nel rispetto della legge italiana, uno sciopero il prossimo 5 ottobre, l’azienda si decide a riceverci il prossimo 22 agosto ma accusandoci di aver usato come mezzo di pressione lo sciopero indetto, a suo dire, in violazione delle regole italiane e di aver danneggiato la propria immagine, valutando anche conseguenti azioni legali. Per noi sono accuse non solo inaccettabili e velatamente intimidatorie, ma chiaramente mirate a sollevare un polverone per nascondere le inadempienze sul contratto”.
Concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast-Confsal: “tutto questo nel silenzio delle istituzioni e delle autorità competenti. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti può intervenire, sulla base del Protocollo di Intesa del 13 aprile 2018, sulle Linee Guida per la qualità del lavoro nei settori dell’edilizia, della logistica e dei trasporti per richiamare SVI all’applicazione del contratto di settore mentre la Commissione di garanzia sugli scioperi e l’Autorità di regolazione dei trasporti, sempre pronte a richiamare i sindacati alle proprie responsabilità, talvolta a sproposito, non sono state finora altrettanto sollecite con le aziende quando non rispettano le regole comuni del settore, come ad esempio quelle contrattuali”.