Sembra infatti lontano, ormai, quel 1 agosto 2023 dove venne ratificato il rinnovo del contratto collettivo aziendale con la promessa di un successivo intervento sulle code contrattuali.
Dopo un periodo di stasi, dovuto all’acquisizione dell’Azienda da parte del Gruppo MSC e la conseguente lunga fase di freezing, a partire dal 15 maggio di quest’anno era finalmente ripartita la stagione negoziale che avrebbe dovuto portare alla chiusura di un Accordo Quadro che metteva insieme le volontà del Sindacato di sottoscrivere un part-time maggiormente inclusivo e accessibile a tutte le figure professionali e la conseguente risoluzione di problematiche di contrasto ad oggi aperte, con la necessità aziendale di un maggiore efficientamento organizzativo-gestionale che ricada positivamente sulla collettività.
Questo era visto come il primo appuntamento per sgomberare il campo da gioco da tematiche ormai aperte da tempo e ripristinare, finalmente, un sano percorso negoziale che avrebbe portato verso nuovi temi di forte interesse collettivo e nuovi traguardi.
La FILT CGIL ha scelto di intraprendere un negoziato privo di ogni pregiudizio e senza condizionamenti esterni, entrando nel merito e valutando le ricadute sociali degli accordi.
Ma analizziamo l’accordo nel dettaglio.
Part-Time:
Il nuovo accordo avrebbe previsto, come da anni richiesto dal Sindacato su pressione dei Lavoratori, l’inclusione di tutte le figure professionali con percentuali di accesso del 33%, 50% o del 67%. A fronte di un’unica graduatoria, che avrebbe tenuto conto dei requisiti di legge, i Lavoratori avrebbero potuto fare richiesta di accedere a una modalità temporanea di 24 mesi oppure di trasformare il loro rapporto di lavoro in modalità definitiva. Il ripristino del full-time sarebbe stato garantito da nuove manifestazioni d’interesse.
Personale Hostess/Steward abilitato alla mansione di Train Manager:
Un tema per il quale da anni il Sindacato chiede una risoluzione, sarebbe stato intanto gestito con il riconoscimento, nel breve periodo, del ruolo del profilo professionale di riferimento per il personale già in possesso delle abilitazioni. Le Parti si sarebbero date affidamento ad avviare un serio confronto sul tema e nel frattempo Italo avrebbe fornito tutte le necessarie informazioni prima dell’inizio di nuovi corsi di formazione all’abilitazione all’accompagnamento dei treni.
Formazione:
Alla necessità aziendale di riportare le giornate di formazione al di fuori del turno anonimo e nel rispetto della volontà sindacale di salvaguardare i turni sia da un punto di vista organizzativo che da quello economico, le Parti avevano definito di programmare la formazione preferibilmente su giornate di “turno disponibile” o “riserva aggiuntiva”. Ove non possibile, l’indennità prevista di formazione avrebbe subito un ulteriore incremento di 5€ rispetto alle attuali indennità previste.
Esonero dal Lavoro Notturno:
Tutti i turni aventi fascia, anche solo parziale, 00.00-05.00 sarebbero stati espunti. Questi sarebbero stati sostituiti, in vestizione, con turni in bank compatibili con i vincoli dell’ELN e quanto più compatibili al turno originariamente programmato. Così come stabilito nell’ultimo rinnovo contrattuale, la media del monte ore di riposo complessivo non poteva eccedere nei 30 giorni, facendo si che si sarebbero potute verificare le condizioni per riconoscere, in alcune circostanze, come nel caso di riposi fuori distretto, un ulteriore intervallo.
Ferie:
La scarsa conoscenza del problema di assegnazione delle ferie del personale, ha convinto alcune Organizzazioni Sindacali a richiedere l’eliminazione di un paragrafo dell’accordo che avrebbe costretto Italo ad istituire un sistema semi-automatico di concessione di ferie per tutto il Personale Operativo. Già a partire da settembre 2024 le RSA si sarebbero dovute confrontare per approvare un sistema di regole condiviso.
Come si evince, la bozza dell’accordo discussa fino al 24 Luglio scorso non aveva nulla di opinabile ed a livello di merito le parti avevano raggiunto una mediazione soddisfacente tale da produrre la sottoscrizione del verbale ed evitare che l’Azienda continuasse a normare alcune condizioni lavorative in maniera unilaterale. Avrebbe, finalmente, dato risposta a temi aperti da tempo, riconosciuto a tutte le figure professionali il part-time e tutelata la collettività recuperando produttività al fine di redistribuire tempo libero a tutte le Lavoratrici e i Lavoratori.
Purtroppo, non c’è stata una condivisione sindacale che ci ha consentito di sottoscrivere l’accordo, soprattutto a causa di un posizionamento di alcune OS, che a nostro avviso, non aveva nessuna attinenza a questioni di merito legate ai temi discussi fino ad oggi.
Le Lavoratrici e i Lavoratori di Italo meritano che il Sindacato si occupi di loro a tempo pieno non tradisca il mandato che gli affiliati hanno conferito: negoziare accordi nel rispetto del bilanciamento vita-lavoro e nella tutela del reddito!