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Roma, 19 dicembre - “Senza risposte dal Governo e dal Gruppo Fs alle nostre istanze per tutti i lavoratori del settore, si va verso una mobilitazione con manifestazione nazionale”. Lo hanno annunciato Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Attività Ferroviarie, Fast Confsal nel corso dell’attivo nazionale dei delegati degli appalti ferroviari che si è tenuto oggi a Roma all’insegna dello slogan 'Cambiare il lavoro. Negli appalti si può'.
“Quello degli appalti ferroviari - spiegano le organizzazioni sindacali - è un settore dove la situazione che si è creata è critica. Servono politiche attive per la ricollocazione dei lavoratori che restano senza lavoro e, per il tempo di attesa del nuovo impiego, servono ammortizzatori sociali adeguati. Inoltre va garantita l’applicazione delle clausole sociali e contrattuali in occasione dell’avvicendamento delle imprese. Infine, occorre interrompere la pratica di procedure di affidamento con ribassi eccessivi dei lotti messi a gara”.
“Purtroppo – sostengono infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Attività Ferroviarie, Fast Confsal - nonostante i reiterati solleciti, il Ministero del Lavoro non ha ancora convocato le parti sociali per affrontare il tema degli ammortizzatori sociali scaduti e individuare le giuste soluzioni al problema. Al tempo stesso non è più sostenibile e tollerabile che le stazioni appaltanti continuino, in occasione delle emissioni dei bandi di gara, a ridurre le risorse economiche per acquistare i servizi mentre la quantità delle attività da svolgere resta invariata, quando non aumenta”.

Fs: Sindacati, domani a Roma Attivo nazionale addetti alle attività ferroviarie in appalto
Roma 18 dicembre - All’insegna dello slogan “Cambiare il lavoro negli appalti si può”, domani, mercoledì 19 dicembre, a Roma si terrà, presso il Centro Congressi Cavour (Via Napoli 36), l’Attivo nazionale unitario dei delegati Appalti Ferroviari di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Attività Ferroviarie, Fast Confsal.
Concluderà l’Attivo, il segretario nazionale della Filt Cgil, Michele De Rose.
L’iniziativa nasce “per la grave situazione in cui riversa il settore, che ha bisogno dell’applicazione delle clausole sociali e del rinnovo degli ammortizzatori sociali, e che siano contrastati efficacemente i continui cambi appalto e le rincorse al massimo ribasso nelle gare”.

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Roma 26 aprile - “Per dare continuità alla nuova stagione di relazioni industriali e per assicurare un servizio complessivo di qualità è indispensabile affrontare il tema degli appalti di servizio nella ristorazione a bordo treno, nell’accompagnamento notte e nei servizi di pulizia nelle stazioni e sui treni”. E’ quanto afferma il segretario nazionale della Filt Cgil Michele De Rose, in merito ai rapporti con il Gruppo Fs Italiane, spiegando che “con i tre recenti importanti accordi su premio di produzione, manutenzione rotabili e sede di partecipazione si è segnata una linea di discontinuità nelle relazioni sindacali con l’azienda”.
“In particolare - spiega il dirigente sindacale della Filt - l’accordo sulla manutenzione dei nuovi treni Pop e Rock, che verranno immessi dal 2019, prevede l’internalizzazione delle attività nelle officine del Gruppo, a partire da quelle della Liguria, dell’Emilia Romagna, della Toscana e del Lazio e rappresenta un’inversione di tendenza rispetto alla manutenzione che si fa esternamente sui Frecciarossa 1000”.
“Sugli appalti - sostiene inoltre De Rose - bisogna ora fare in fretta per aprire il confronto già richiesto unitariamente all’AD Renato Mazzoncini, per evitare che la situazione assuma contorni drammatici, in quanto il settore è già in sofferenza per la riduzione delle risorse messe a bando per effettuare il servizio e perché in alcuni bandi non è applicata la clausola sociale che potrebbe determinare possibili esuberi di personale. Siamo inoltre alla vigilia della scadenza degli ammortizzatori sociali in essere - afferma infine il dirigente nazionale della Filt - che potrebbe determinare un numero rilevante di esuberi tra i 10.500 addetti attualmente impiegati nei servizi in appalto e soprattutto nelle aree del Sud”.

Roma, 23 febbraio - "L'approvazione del decreto correttivo del Codice degli Appalti è una buona notizia, in quanto si riconferma la volontà di andare nella direzione delle direttive europee e respingere il tentativo di tornare indietro alle logiche corporative e di illegalità". Così il segretario confederale della Cgil Franco Martini al termine del Consiglio dei ministri.

"Se ad una attenta lettura - prosegue - verranno confermate le modifiche già presenti nel testo portato al CdM riguardanti le clausole sociali per la continuità occupazionale, la non ribassabilità del costo della manodopera e la regolamentazione degli affidamenti nelle concessioni, il nostro giudizio positivo sarà consolidato".

"Il testo sarà ora sottoposto ad ampia consultazione prima del suo varo definitivo, e ci auguriamo - conclude il dirigente sindacale - che possa essere ulteriormente migliorato sui temi della legalità e del subappalto, sulla qualificazione delle imprese, sul rispetto delle regole e della trasparenza in situazioni di emergenza e sul dibattito pubblico quale nuovo strumento per fare le opere che servono con il consenso di tutti".