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Roma, 5 luglio - “Registriamo con soddisfazione che i contenuti dell’accordo del 12 giugno, siglato dai sindacati con il Ministero dei Trasporti, relativo all’interpretazione delle norme contenute nel DL 50/2017 sono stati inseriti nei lavori parlamentari”, ne danno notizia Filt-Cgil, Fit-Cisl UilTrasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna.
“Quell’accordo, infatti - proseguono le sigle sindacali - interviene sulla clausola sociale e sull’uso del personale inidoneo. Nel caso di cambiamento del soggetto gestore del servizio, oggetto del trasferimento dovrà essere tutto il personale, ad eccezione dei soli dirigenti. Il trasferimento del personale deve avvenire senza soluzione di continuità, in quanto si tratta di prosecuzione dell’originario rapporto di lavoro con la relativa conservazione di tutti i diritti acquisiti. In caso di trasferimento l’azienda subentrante garantirà l’applicazione del Ccnl nazionale di settore e il contratto di secondo livello o territoriale applicato dal gestore uscente”.
“Inoltre, con l’intento di evitare un possibile 'vuoto legislativo' e nelle more della sua contrattualizzazione - spiegano Filt, Fit, Uiltrasporti, Faisa e Ugl Fna - potrebbe anche essere ripristinato il regio decreto legge 148/31. Quanto al personale inidoneo – sostengono infine - è stabilito che sarà reimpiegato anche nell’attività di contrasto all’evasione tariffaria”.