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Materiali del Convegno

Roma 21 novembre - “Preoccupazione e allarme sulla situazione del trasporto pubblico locale e regionale che consideriamo a un punto di gravità tale da rappresentare una vera e propria emergenza”. E’ la denuncia lanciata dal segretario generale della Filt Cgil, Franco Nasso nel convegno “Trasporto pubblico locale e regionale. Esperienze e proposte per uscire dalla crisi”, organizzato da Cgil e Filt, sottolineando che “non c’è più tempo da perdere, l’emergenza deve essere finalmente affrontata e portata a soluzione ed il governo deve convocare finalmente il tavolo sul trasporto regionale e locale che aspettiamo da giugno”. Secondo Nasso “la somma dei ritardi e dei problemi irrisolti nel settore, accelerata dalla crisi e da tagli operati dalle leggi di stabilità, ha prodotto in moltissime aziende, situazioni vicine al collasso con conseguenze, se Governo ed Enti locali e regionali non intervengono, per i cittadini a cui sarà offerto un servizio sempre più scadente e per i lavoratori con seri rischi occupazionali e redditi sempre più ridotti”.
“Il trasporto pubblico locale e regionale - sostiene il segretario nazionale della Filt - rappresenta un’importante opportunità sul piano sociale in quanto quantità, qualità e riassetto dell’offerta possono determinare anche effetti redistributivi del reddito, come conseguenza del valore economico del settore. Bisogna dunque ripartire dalla domanda - sottolinea Nasso - per ricostruire l’intero settore a cui può dare certezza per un periodo transitorio, utile alla riorganizzazione, una legislazione nazionale costante e, nella carenza di risorse, la dotazione del 2013. Fondamentale inoltre - evidenzia il dirigente sindacale della Filt - la riorganizzazione industriale del sistema delle imprese con la costituzione di aziende che integrino il servizio su gomma e su ferro e che possano servire l’intero bacino regionale. Per regolare i nuovi assetti delle aziende e le gare - spiega Nasso - sono indispensabili il nuovo contratto unico della Mobilità/ Area Tpl, bloccato ormai da 6 anni dalla controparti datoriali Asstra e Anav, e le clausole sociali per garantire ai lavoratori le tutele, dentro le quali, il confronto sugli effetti delle trasformazioni può affrontare, per la parte che ci riguarda, anche i temi della produttività”.

 foto Bruno Rota - Presidente ATM Milano: "Qualunque processo di riforma deve prevedere un forte efficientamento dentro le risorse. Serve meno amministrazione pubblica e più competenze manageriali. Senza aumenti che abbiamo fatto sarebbe purtroppo saltato il servizio".

foto_1-4[1]Alfredo Peri  - Assessore Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Regione Emilia Romagna: "Siamo contrari al Fondo Nazionale dei Trasporti che ha demolito il federalismo. Sono indispensabili costi standard, da definire sulla base del rapporto costo/fabbisogno. Serve una nuova dimensione e più qualità delle aziende. In Emilia siamo usciti dalla proprietà e voi avete scioperato".

20131121_115657[1]Guido Improta - Assessore alla Mobilità del Comune di Roma: "Va riorganizzata interamente la rete, la quantità delle risorse, ma anche l'organizzazione del lavoro. Oggi l'evasione tariffaria è al 40%. Dobbiamo intervenire."

foto_2-3[1]Marco Piuri - Amministratore delegato Arriva Italia: "La crisi del TPL è meno grave di quanto avvenuto in altri settori. Il tema non è quello delle risorse, ma di cosa facciamo con quelle disponibili perchè oggi si distruggono. La politica decida senza dubbi la scelta dei costi standard, superando quella dei costi storici".

 20131121_123653[1]Vincenzo Soprano - Amministratore Delegato Trenitalia: "La sopravvivenza è del prodotto che forniamo e l'emergenza è l'affollamento nelle ore di punta nelle aree metropolitane. La gara prevista in Emilia Romagna che ci chiwde un investimento di circa 500 milioni di euro poterebbe portarci a non partecipare".

20131121_130249Anna Donati - Amministrazione Comunale Napoli: "La crisi del TPL è l'evoluzione negativa di molti anni e di molte responsabilità. A Napoli 120 milioni per gestire il TPL con il nostro progetto di integrazione delle aziende. Se applichiamo subito i costi standard rischiamo di non fare più il servizio di trasporto".

20131121_131236Erasmo D'Angelis - Sottosegretario MIT: "Vogliamo provare a cambiare lo stato di cose e farlo con il Sindacato. Stiamo ragionando su un Piano Generale dei Trasporti che presenteremo fra qualche settimana e che avrà una logica di sistema connesso a tutti i settori ed alle infrastrutture. Nei prossimi giorni verrà riavviato dal Ministero del Lavoro il tavolo sul contratto".

20131121_132726[1] Fabrizio Solari - Segretario Confederale CGIL: "“Rischiamo l’implosione dell’intero settore”. E’ quanto ha denunciato il segretario nazionale della Cgil, Fabrizio Solari nel suo intervento al convegno organizzato da Cgil e Filt sul trasporto pubblico locale e regionale, sottolineando che “ci troviamo di fronte ad una situazione che la crisi ha reso più evidente e che richiede attenzione”. Secondo il dirigente sindacale della Cgil “la gestione del trasporto locale non si è mai finora preoccupata realmente del diritto alla mobilità dei cittadini e da anni cerchiamo di affrontare questo problema senza trovare valide risposte nelle istituzioni”. “Serve passare dalle ragioni di ogni soggetto - sostiene Solari - ad una idea della politica sul settore e si può tentare una ripartenza mettendo insieme le istituzioni che devono scegliere le regole e definire gli obiettivi strategici, le aziende che rappresentano gli strumenti organizzativi ed il sindacato che può condividere gli obiettivi se chiaramente definiti”. “In attesa della necessaria riforma del settore - ha spiegato infine il segretario confederale - è necessario intanto mettere in sicurezza il trasporto pubblico locale e regionale, definendo un periodo transitorio durante il quale servono risorse costanti e regole costanti tra cui il nuovo contratto di lavoro della Mobilità ed il superamento della parcellizzazione delle imprese, mettendo insieme il trasporto su gomma e quello su ferro su base regionale”.