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Roma 21 aprile - “Asstra per nascondere i veri problemi del settore non trova di meglio che evocare progetti limitativi del diritto sciopero”. Così i segretari generali della Filt Cgil, Franco Nasso, della Fit Cisl, Giovanni Luciano e della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi replicano all’associazione che rappresenta le aziende del tpl sottolineando che “Asstra dovrebbe alzare finalmente la voce e lanciare l’allarme sulla situazione di assoluto disastro esistente nell’intero trasporto pubblico locale privo di risorse, con una regolamentazione carente e con un sistema delle imprese che non può ulteriormente sopravvivere a se stesso per elevato numero, piccole dimensioni e condizioni economiche”. “Il sindacato - ricordano i tre segretari generali di categoria - propone da tempo una vera riforma del settore che, insieme alle regole ed alle risorse, promuova la riorganizzazione dell’assetto delle imprese, riducendone il numero attraverso l’aggregazione delle aziende, salvaguardando l’occupazione, in modo tale da realizzare un assetto industriale che è sempre mancato, come sembra essere anche nelle intenzioni del ministro Delrio sulla base di alcune sue recenti dichiarazioni”. Secondo Nasso, Luciano e Tarlazzi “le situazioni di conflittualità esistenti nel settore originano prima di tutto da un sistema relazionale fortemente inadeguato per responsabilità delle imprese che, tenendo il contratto nazionale bloccato dal 2007, non hanno fatto altro che alimentare il conflitto. Bisogna rinnovare rapidamente il contratto - chiedono unitariamente i tre segretari generali - e definire un sistema relazionale, di cui il settore per la sua assoluta delicatezza ha urgente bisogno, per regolare il confronto sindacale e contenere le occasioni di conflitto. Abbiamo chiesto - sottolineano infine Nasso, Luciano e Tarlazzi - un incontro al ministro Delrio e tra i tanti problemi aperti nel settore dei trasporti la questione del tpl è tra le priorità e intendiamo portare al Ministro, in occasione di questo confronto, le nostre idee sul tpl che possano affrontare nella maniera corretta il tema delle relazioni sindacali e dell’esercizio dello sciopero che non necessita, come sostiene Asstra, di ulteriori interventi regolatori anche di carattere legislativo ma di un sistema relazionale corretto che riconosca ruolo e rappresentatività delle organizzazioni sindacali del settore”.