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Roma 28 novembre - "Finalmente il contratto del TPL, dopo una lunghissima trattativa che si è svolta  dentro la grave crisi del settore, privato di risorse e dell'attenzione necessaria da parte dei governi e degli Enti Locali per il suo valore economico e sociale". E' quanto sostiene il segretario generale della Filt Cgil, Franco Nasso sottolineando che "nella situazione data l'accordo è molto positivo".
Secondo il numero uno della Filt Cgil "si ripristina la normalità nelle relazioni sindacali, dopo che per troppo tempo le associazioni datoriali hanno provato a negare ai lavoratori il diritto al contratto e prodotto una situazione conflittuale che è durata sette anni. Aver determinato inoltre il ritorno ad una gestione regolata del sistema delle relazioni sindacali nel settore, attraverso il contratto, chiudendo così una lunga fase conflittuale, è un elemento di straordinaria importanza anche in vista dei grandi eventi del Giubileo".
"Adesso c'è il contratto - aggiunge Nasso - che contiene insieme al miglioramento economico di 100 euro nella vigenza contrattuale importanti e innovativi contenuti normativi. Molto importanti sono i contenuti delle clausole sociali, vista la situazione del settore e l'accelerazione dei processi di messa a gara e di appalto dei servizi, che garantiscono ai lavoratori la tutela occupazionale, economica e normativa nei passaggi di azienda". Per il segretario generale della Filt "il rinnovo realizza anche importanti avanzatamenti normativi  sul sistema del welfare contrattuale, in particolare rivolti ai giovani come altre soluzioni normative. A conclusione di questa trattativa che riguarda 110 mila lavoratori del TPL, - aggiunge Nasso - bisogna guardare avanti, avendone determinato le condizioni, realizzando l'obiettivo dell'unificazione contrattuale dell'intero settore del trasporto collettivo delle persone, riprendendo con forza l'obiettivo fondamentale del Ccnl Unico della Mobilità. Adesso - conclude il segretario generale della Filt - la parola passa alle assemblee ed al giudizio dei lavoratori con il referendum, dal 15 al 17 dicembre, che, sulla base del Testo Unico del 10 gennaio 2014, darà definitiva validazione all'intesa raggiunta nella notte".

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