Roma 27 gennaio - “I fatti di Modena ancora una volta evidenziano le distorsioni presenti nel settore della logistica che versa in uno stato di degrado”. E’ quanto denunciano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti in merito agli arresti per estorsione di due esponenti nazionali del sindacato SI Cobas ai danni di un gruppo industriale del Modenese, attivo nel settore della lavorazione delle carni aggiungendo che “sui fatti sarà compito della Magistratura fare piena luce e attribuire le eventuali responsabilità penali che, se confermate dalle indagini, rappresentano una palese distorsione del diritto di sciopero per scopi strumentali, a danno della democrazia sindacale e da rigettare con forza”.
“Sono in atto dinamiche distorte - sottolineano le tre organizzazioni sindacali - che denunciamo da anni e che inquinano l’intero settore e danneggiano i diritti e le condizioni dei lavoratori. Con l’istituzione del 'Tavolo della Legalità' del 2014 abbiamo chiesto un intervento strutturato del Governo per ripristinare regole e modalità trasparenti nonché attivare misure di contrasto ad ogni forma di illegalità. Di concerto con i Ministeri competenti degli Interni, del Lavoro e dello Sviluppo Economico va garantita la continuità operativa nella legalità e - chiedono Filt, Fit e Uiltrasporti - serve l’istituzione di una sede permanente di confronto che affronti queste problematiche in modo concreto, garantendo ai lavoratori del settore regole, diritti, continuità occupazionale, sicurezza e legalità”.
“Nel percorso di rinnovo del Contratto Nazionale della Logistica, Trasporto Merci e Spedizione siamo impegnati - concludono le tre organizzazioni sindacali dei trasporti - ad introdurre strumenti e regole condivise stringenti per la tutela della legalità e del lavoro nella catena degli appalti che costituisce il tema centrale di questo settore”.