Roma 29 settembre 2018 - “Come sosteniamo da tempo serve affrontare in maniera strutturale il tema delle condizioni di lavoro, soggette a distorsioni e forme di illegalità, nelle piattaforme della logistica”. Lo affermano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, in merito al provvedimento, contenuto del Dl sicurezza che, nello specifico, riguarda gli interventi in caso di blocchi stradali da parte di lavoratori, aggiungendo che: “nel settore andrebbero introdotte norme per combattere le forme caporalato e non un provvedimento generale in caso di blocchi e picchetti che prevede diversa punibilità, se si è extracomunitari".
“Con il precedente Governo - sottolineano le tre organizzazioni sindacali - avevamo avviato, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, una sede di confronto, alla presenza delle associazioni datoriali del settore, compresi i rappresentanti della cooperative, per definire un sistema complessivo di regole. Un confronto che non é stato più ripreso dal nuovo esecutivo e che è sicuramente più utile per combattere forme di illegalità rispetto a provvedimenti generali come quelli contenuti nel Dl Sicurezza. Se il Governo vuole affrontare realmente questi temi - chiedono infine Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - deve riaprire il confronto sulla legalità nel settore della logistica”.