Firenze 3 aprile - "Ci vuole una nuova legislazione sulle cooperative". A chiederlo Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, intervenendo al congresso nazionale della Filt in corso a Firenze e spiegando che "se l'attuale legislazione ha permesso una cosi' ampia presenza in tutti i settori di forme false, spurie, di imprese che teoricamente danno lavoro ma non rispettano le regole, evidentemente c'e' qualche buco". Secondo Camusso infatti "la cooperazione rappresenta un mondo da salvaguardare, perche' lontano dalla logica privatistica dell'impresa: proprio perche' questo non e' l'esercizio di un'attivita' per il profitto, uno non puo' guardare al fenomeno della falsa cooperazione come fosse un problema degli altri, dovrebbe essere una sua battaglia quotidiana. Ci dispiace - ha detto Camusso - che non sia venuto al dibattito Poletti perché ci sarebbe piaciuto discutere con lui non solo come ministro del Welfare ma come ex presidente di Legacoop e gli avremmo potuto chiedere che il contrasto alla cooperazione diventi una delle priorita'". Quando sento dire che c'e' poca flessibilita' mi vengono i brividi, pensando che in molte categorie cominciamo ad avere delle aree con schiavismo, anche perche' tante volte incrociamo situazioni che sono organizzate per caporali, con forme di ricattabilita e c'e' una relazione forte fra organizzazione in caporalato e criminalita' organizzata". Secondo Camusso "dobbiamo farci promotori di una proposta di legge che ridefinisca tutto il settore degli appalti, e che metta al riparo il lavoratore dall'esserne l'unica vittima, in qualche caso c'e' la netta sensazione che non ci sia un vantaggio imprenditoriale, ma solo il vantaggio che se esternalizzi puoi fare un appalto al massimo ribasso. Ed anche se in questi giorni - ha concluso il segretario generale della Cgil - non siamo ascoltati nelle forme tradizionali, una organizzazione come la nostra sa come far sentire la propria voce".