Roma 20 dicembre - “Agisce e fornisce risposte su un’ampia tastiera di materie e offre una prospettiva ad interessanti sviluppi di unificazione del lavoro che opera nella viabilità”. Così il segretario generale della Filt Cgil Alessandro Rocchi sul rinnovo del Ccnl Anas.
“E’ un risultato importante - aggiunge la segretaria nazionale della Filt Tatiana Fazi -“perché interessa i 6 mila dipendenti dell’intero Gruppo ed arriva dopo 7 anni di blocco della contrattazione per le società pubbliche e per tutto il pubblico impiego. Ora l’allineamento al 2018 della scadenza di questo CCNL con quello delle Autostrade conferma la prospettiva di unificazione, già dal prossimo rinnovo, nel contratto unico della viabilità”.
“Siamo molto soddisfatti dal punto di vista economico e normativo dell’intesa raggiunta - spiega Nadia Fanelli, coordinatrice Anas della Filt - che prevede a regime nel triennio un aumento medio di 118 euro e lo 0.50% della retribuzione per tutti ed a carico delle aziende da destinare alla previdenza complementare. Altrettanto soddisfacenti sono le novità sul piano normativo con l’introduzione della clausola sociale in caso di cambio appalto, mantenendo i diritti precedenti all’applicazione del Jobs Act. Inoltre - spiega infine Fanelli -vengono introdotte una procedura a tutela delle donne vittime di violenza, la fruibilità in forma oraria dei congedi parentali, un sistema di solidarietà tra dipendenti sulle ferie ed i permessi non goduti ed infine il riferimento all'applicazione contrattuale della norma sulle unioni civili”.
ANAS: Sindacati, rinnovato Ccnl. 118 euro aumento economico medio
Roma 19 dicembre - “Sottoscritta con Anas l’ipotesi di rinnovo del CCNL 2016-2018”. E’ quanto riferiscono le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, UILPA-Anas, Sada, Snala e Ugl sottolineando che “è un rinnovo importante e significativo in quanto arriva dopo 7 anni, a seguito dello sblocco della contrattazione del 1 gennaio 2015 e interessa l’intero Gruppo Anas”.
“Il Contratto che riguarda circa 6 mila lavoratori - spiegano le organizzazioni sindacali - prevede un incremento retributivo di 118 euro al livello medio con un 'una tantum' per il periodo di vacanza contrattuale di 250 euro”.
“L’accordo - sottolineano Filt, Fit, UILPA-Anas, Sada e Snals - che, a seguito del blocco del rinnovo contrattuale per le società pubbliche e per tutto il pubblico impiego, rivede la parte normativa, rimasta ferma al 2009 e contiene alcune novità di particolare importanza. In particolare l’istituzione del premio di risultato, l’introduzione della clausola sociale in caso di cambio appalto mantenendo i diritti precedenti all’applicazione del Jobs Act, l’estensione e l’integrazione del contributo aziendale per la previdenza complementare a tutti i dipendenti con un contributo aggiuntivo dello 0,50 %, l’assunzione dell’accordo confederale sulla violenza di genere, con introduzione di una procedura a tutela delle donne vittime di violenza, la fruibilità in forma oraria dei congedi parentali e l’introduzione di un sistema di solidarietà tra dipendenti sulle ferie ed i permessi non goduti e il riferimento all'applicazione contrattuale della norma sulle unioni civili”.
“Inoltre - sostengono infine le organizzazioni sindacali - si incrementa la partecipazione del sindacato, accrescendo i compiti dei comitati paritetici salute e sicurezza e dei comitati pari opportunità e attraverso la costituzione di un ente bilaterale”.