Roma 28 settembre - “In modo da poter garantire ulteriori miglioramenti degli standard manutentivi e della circolazione, Rete Ferroviaria Italiana conferma la scelta di investire sulle figure professionali legate alla manutenzione ed alla circolazione”. È quanto affermano il segretario nazionale della Filt Cgil Michele De Rose ed il responsabile nazionale Franco Scafetti, in merito all’accordo con la direzione del personale di Rfi sulle assunzioni del biennio 2019-2020 e sulla riapertura del fondo straordinario, evidenziando che “abbiamo concordato di anticipare, entro il 31 dicembre 2018, 400 assunzioni, riguardanti il pacchetto 2019-2020, nella manutenzione di RFI, per un totale di 537 con 137 residue da un accordo precedente, di cui 100 capostazione”.
“Ulteriori 700 assunzioni, per un totale di 1.100 - aggiungono i due dirigenti sindacali - verranno realizzato in buona parte nel 2019. Inoltre nell’ambito dell’accordo nel fondo straordinario verranno collocati 700 lavoratori, di cui 400 tra gli inidonei e 300 tra gli impiegati degli uffici amministrativi. Auspichiamo - affermano infine i due sindacalisti della Filt - che il nuovo AD del Gruppo Fs Italiane adotti la linea del potenziamento occupazionale delle società operative a partire da Rfi e Trenitalia e contestualmente il dimagrimento della Capogruppo”.
Roma 24 settembre - “Altissime adesioni fino al 100% in alcuni territori”. Lo affermano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Confsal sullo sciopero degli addetti ai servizi ferroviari in appalto di pulizia dei treni e delle stazioni, della ristorazione a bordo treno e accompagnamento sui vagoni notte, aggiungendo che “sono in corso presidi in molte stazioni e città tra cui Torino, Genova, Milano, Bologna, Firenze, Roma e Bari e Paola, dove sono a rischio centinaia di posti di lavoro a causa dell’esaurimento degli ammortizzatori sociali”.
“Al Ministero del Lavoro - spiegano le organizzazioni sindacali - spetta il compito di risolvere la questione degli ammortizzatori che scadono oggi ed alle Fs Italiane di attivarsi affinché tali situazioni di crisi occupazionale possano trovare fattive e definitive soluzioni”.
FS: Sindacati, 24-9 sciopero nei servizi ferroviari in appalto. A rischio 2 mila addetti
Roma 21 settembre - “Lunedì 24, per l’intero turno di lavoro, secondo sciopero nazionale del personale dipendente delle aziende che operano in appalto, per conto del Gruppo FS Italiane, nella pulizia dei treni, delle stazioni e nei servizi accessori, nella ristorazione e pulizia a bordo treno e nell’accompagnamento sui vagoni notte”. A proclamare la protesta sono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Confsal, denunciando che “nel settore la crisi occupazionale è già in corso, in quanto, a causa dell’esaurimento degli ammortizzatori sociali, sono già state avviate procedure di licenziamento collettivo, mettendo complessivamente a rischio 2 mila addetti su 10 mila totali”.
“Al Ministero del Lavoro - spiegano le organizzazioni sindacali - spetta il compito di risolvere la questione degli ammortizzatori, la cui scadenza coincide con il giorno dello sciopero, e della validazione delle tabelle, convenute tra le parti, che stabiliscono il costo del lavoro minimo in caso di cambio appalto. Alle Fs Italiane - affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Confsal - invece chiediamo, nelle procedure di affidamento dei lotti messi a gara, di non premiare l’offerta con ribassi eccessivi e di applicare, nel rispetto delle disposizioni di legge del settore, le clausole sociali e contrattuali nei continui cambi appalto che inoltre devono essere limitati”.
Roma 14 settembre - “Il prossimo 24 settembre, dopo quello dello scorso 20 luglio, si terrà, per l’intero turno di lavoro, il secondo sciopero nazionale del personale dipendente delle aziende che operano nel settore degli appalti ferroviari del Gruppo FS Italiane”. A proclamare la protesta sono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Confsal denunciando che “a causa all’esaurimento degli ammortizzatori sociali sono a rischio esubero oltre 2 mila addetti su 10 mila totali, impiegati nei servizi ferroviari prevalentemente in appalto di pulizia treni, stazioni e servizi accessori, di ristorazione e pulizia a bordo treno e di accompagnamento notte”.
“Al Ministero del Lavoro - spiegano le organizzazioni sindacali - a cui abbiamo più volte richiesto di intervenire, spetta il compito di risolvere la questione degli ammortizzatori in scadenza e della validazione delle tabelle del costo del lavoro convenute tra le parti”.
“Tra le problematiche alla base dello sciopero - ricordano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Confsal - ci sono anche le procedure di affidamento dei lotti messi a gara con ribassi eccessivi, la mancata applicazione delle clausole sociali e contrattuali ed i continui cambi appalti a causa dell’avvicendamento delle imprese, alle quali vengono affidati i servizi in appalto che di fatto determinano la non applicazione delle disposizioni di legge che regolano il settore”.
Roma 25 luglio - “Abbiamo concordato di anticipare le 700 assunzioni nella manutenzione di Rfi entro la fine dell'anno, rispetto alla programmazione iniziale biennale 2018-2019”. Lo riferiscono il segretario nazionale della Filt Cgil, Michele De Rose ed il dirigente nazionale Franco Scafetti a seguito dell'incontro odierno con Rfi sul tema della manutenzione spiegando che “sommate ad altre tipologie di qualifica le assunzioni saranno complessivamente 1024”.
“Si è convenuto inoltre - evidenziano i due dirigenti della Filt Cgil - che nel biennio 2019-2020 saranno effettuate ulteriori 700 assunzioni di nella manutenzione”.
“Per quanto attiene il processo di assunzioni di capi stazione - informano infine De Rose e Scafetti - è in corso un’analisi approfondita sulle ulteriori esigenze di personale che si sommeranno alle 300 già effettuate”.
Roma, 24 agosto - “Sncf, mentre al personale di base in Francia applica un contratto di lavoro sottoscritto con le organizzazioni sindacali rappresentative, per quello che ha base in Italia non fa la stessa cosa: per questo chiediamo che sia applicato all’azienda il protocollo d’intesa che definisce le linee guida per la qualità del lavoro nei settori dell’edilizia, della logistica e dei trasporti”, così si legge nella lettera inviata da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast Confsal al Ministero dei Trasporti in merito alla vertenza aperta con Sncf Voyage Italia, ramo italiano della francese Sncf.
“Infatti - prosegue la lettera - il trattamento normativo e retributivo applicato ai dipendenti di base in Italia è inferiore alle condizioni minime ammissibili dal contratto collettivo italiano Mobilità Attività ferroviarie. Sncf applica una serie di regole disarticolate e condivise con un solo sindacato poco rappresentativo, le quali mettono a dura prova le condizioni psicofisiche degli operatori e, conseguentemente, con potenziali rischi per la regolarità del servizio”.
Concludono le organizzazioni sindacali: “chiediamo che si cominci ad applicare il protocollo firmato col Ministero dei trasporti lo scorso 13 aprile, che prevede i trattamenti normativi e retributivi di riferimento, inoltre chiediamo che il Ministro ci riceva per trattare la questione”.
Ferrovie: Sindacati, confermato sciopero nei collegamenti Italia Francia di Sncf
Roma, 23 agosto - “Sncf Voyage Italia continua a rifiutare di applicare ai propri dipendenti un contratto collettivo nazionale di lavoro, condiviso con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, per cui lo sciopero del prossimo 5 ottobre è confermato”, così dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast Confsal, a seguito dell’incontro che si è tenuto, come prescritto dalla legge sugli scioperi, con la società che opera nei servizi ferroviari tra Italia e Francia.
“Sncf Italia - proseguono le organizzazioni sindacali - ha assunto un atteggiamento di sufficienza e di chiusura netta, rispetto alle richieste del sindacato e si è anche rifiutata perentoriamente di esaminare nel merito le criticità che, a nostro giudizio, potrebbero mettere seriamente a rischio la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e potenzialmente la regolarità dell’esercizio ferroviario”.
“Come da previsioni di legge - concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast Confsal - abbiamo informato la Commissione di garanzia sugli scioperi dell’esito negativo dell’incontro, ma ci domandiamo se l’Authority stessa, sempre così sollecita nel sanzionare i sindacati anche a sproposito, interverrà per chiedere a Sncf Italia di applicare il contratto corretto”.
Ferrovie: Sindacati, SNCF Italia applichi contratto. Serve intervento Istituzioni
Roma, 9 agosto - “Sncf Voyages Italia non si sottragga alle proprie responsabilità sulla mancata applicazione del contratto collettivo nazionale della mobilità, area attività ferroviarie” così dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast-Confsal, aggiungendo che “significa da parte di un’azienda di trasporto ferroviario passeggeri, operante in Italia, non giocare ad armi pari con le concorrenti, a scapito dei lavoratori”
“Da tempo - proseguono le tre organizzazioni sindacali - chiediamo un incontro per affrontare il problema e Svi ci ha sempre ignorati. Ora invece che abbiamo indetto, nel rispetto della legge italiana, uno sciopero il prossimo 5 ottobre, l’azienda si decide a riceverci il prossimo 22 agosto ma accusandoci di aver usato come mezzo di pressione lo sciopero indetto, a suo dire, in violazione delle regole italiane e di aver danneggiato la propria immagine, valutando anche conseguenti azioni legali. Per noi sono accuse non solo inaccettabili e velatamente intimidatorie, ma chiaramente mirate a sollevare un polverone per nascondere le inadempienze sul contratto”.
Concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast-Confsal: “tutto questo nel silenzio delle istituzioni e delle autorità competenti. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti può intervenire, sulla base del Protocollo di Intesa del 13 aprile 2018, sulle Linee Guida per la qualità del lavoro nei settori dell’edilizia, della logistica e dei trasporti per richiamare SVI all’applicazione del contratto di settore mentre la Commissione di garanzia sugli scioperi e l’Autorità di regolazione dei trasporti, sempre pronte a richiamare i sindacati alle proprie responsabilità, talvolta a sproposito, non sono state finora altrettanto sollecite con le aziende quando non rispettano le regole comuni del settore, come ad esempio quelle contrattuali”.
Roma 20 luglio - “Pienamente riuscito lo sciopero nei servizi ferroviari in appalto di pulizia, ristorazione e accompagnamento con percentuali di adesione con punte in alcune territori fino al 100%”. Lo affermano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Mobilità riferendo di “presidi in molte stazioni tra cui Genova Principe, Milano Centrale e Garibaldi e Bologna Centrale”.
"Lo sciopero - ricordano le organizzazioni sindacali - è stato proclamato per l’affidamento dei lotti messi a gara con ribassi eccessivi, per la mancata applicazione delle clausole sociali e occupazionali, per i cambi continui delle imprese alle quali vengono affidati i servizi in appalto ed infine per l’esaurimento degli ammortizzatori sociali”.
"Ora è necessaria - chiedono infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Mobilità - un’azione responsabile da parte di tutti i soggetti coinvolti. Il Ministero del Lavoro deve risolvere la questione degli ammortizzatori in scadenza e delle tabelle di costo. Al Gruppo Fs Italiane spetta la responsabilità di affrontare e risolvere il problema dei lotti al massimo ribasso ed alle imprese appaltatrici del settore il rispetto dell'applicazione della clausola sociale e contrattuale”.
FS: Sindacati, domani stop servizi pulizie, ristorazione e accompagnamento notte
Roma 19 luglio - “Domani, 20 luglio 2018, sciopero nazionale di tutti gli addetti dei servizi in appalto del Gruppo Fs Italiane”. Lo riferiscono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Mobilità spiegando “la protesta interesserà, garantendo le prestazioni indispensabili, per mezzo turno di ogni turno di lavoro gli addetti alla pulizia a bordo treno ed a terra, alla ristorazione, alle attività di micro manutenzione, all’assistenza delle persone con ridotta mobilità ed all’accompagnamento notte”
“Lo sciopero - sottolineano le organizzazioni sindacali - è stato proclamato per l’affidamento dei lotti messi a gara con ribassi eccessivi, per la mancata applicazione delle clausole sociali e occupazionali, per i cambi continui delle imprese alle quali vengono affidati i servizi in appalto ed infine per l’esaurimento degli ammortizzatori sociali”.
FS: Sindacati, 20-7 sciopero appalti servizi pulizie, ristorazione, accompagnamento notte
Roma 17 luglio - “Confermato lo sciopero nazionale di venerdì 20 luglio 2018 di tutti gli addetti dei servizi in appalto del Gruppo Fs Italiane”. Lo riferiscono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Mobilità al termine della riunione al Ministero del Lavoro con Fs italiane e le aziende appaltatrici spiegando che “a seguito delle risposte insoddisfacenti non è stata trovata nessuna soluzione per la gestione della crisi del settore”.
“Lo sciopero - spiegano le organizzazioni sindacali - che interesserà, garantendo le prestazioni indispensabili, per mezzo turno di ogni turno di lavoro gli addetti alla pulizia a bordo treno ed a terra, alla ristorazione, alle attività di micro manutenzione, all’assistenza delle persone con ridotta mobilità ed all’accompagnamento notte, è stato proclamato per dell’affidamento dei lotti messi a gara con ribassi eccessivi, per la mancata applicazione delle clausole sociali e occupazionali, per i cambi continui delle imprese alle quali vengono affidati i servizi in appalto ed infine per l’esaurimento degli ammortizzatori sociali”.
Roma 6 luglio - “Sciopero nazionale il prossimo 20 luglio 2018 del personale dipendente delle aziende che operano nel settore degli appalti ferroviari del Gruppo Ferrovie Italiane”. A proclamare la protesta sono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Mobilita per “l’affidamento dei lotti messi a gara con ribassi eccessivi, per la mancata applicazione delle clausole sociali e occupazionali, per i cambi continui delle imprese alle quali vengono affidati i servizi in appalto ed infine per l’esaurimento degli ammortizzatori sociali”.
Leggi il volantino
FS: Sindacati, 20-7 sciopero appalti servizi pulizie, ristorazione, accompagnamento
Roma 22 giugno - "Sciopero nazionale il prossimo 20 luglio 2018 di tutti gli addetti dei servizi in appalto del Gruppo Fs Italiane". A proclamare la protesta sono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Mobilita che "interesserà, garantendo le prestazioni indispensabili, per mezzo turno per ogni turno di lavoro gli addetti alla pulizia a bordo treno e a terra, alla ristorazione, alle attività di micro manutenzione, all'assistenza delle persone con ridotta mobilità ed all'accompagnamento notte".
"Lo sciopero - spiegano le organizzazioni sindacali - è stato proclamato a causa dell'esaurimento degli ammortizzatori sociali per una platea di circa 3 mila lavoratori del settore su 10 mila totali per cui serve una soluzione entro luglio, per le criticità connesse alle procedure di affidamento dei lotti messi a gara con ribassi eccessivi, per la mancata applicazione delle clausole sociali ed infine per i cambi continui delle imprese alle quali vengono affidati i servizi in appalto che di fatto determinano la non applicazione delle disposizioni di legge che regolano il settore".
FS: Sindacati, in attesa di avvio confronto, a breve sciopero appalti
Roma 19 giugno - “A breve la proclamazione dello sciopero nazionale dell’intero settore dei servizi ferroviari in appalto del Gruppo Fs Italiane”. A riferirlo Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf e Fast Mobilità, in merito alla situazione dei lavoratori che si occupano di pulizia a bordo treno e a terra, di ristorazione, di attività di micro manutenzione e accompagnamento notte.
“Pur apprezzando il ruolo e l’azione svolti dal Ministero del Lavoro - spiegano le organizzazioni sindacali dei trasporti - le ipotesi del Gruppo Fs Italiane sono ancora delle enunciazioni e non avendo ravvisato al momento atti concreti su cui aprire un confronto serio e definitivo, abbiamo chiuso con esito negativo la procedura di raffreddamento e conciliazione, preliminare alla proclamazione dello sciopero”.
“Le problematiche alla base della vertenza sugli appalti - ricordano infine Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf e Fast Mobilità - sono relative all’esaurimento degli ammortizzatori sociali per una platea di circa 3 mila lavoratori del settore su 10 mila totali per cui serve trovare una soluzione entro luglio. Inoltre alle criticità connesse alle procedure di affidamento dei lotti messi a gara con ribassi eccessivi, alla mancata applicazione delle clausole sociali ed ai cambi continui delle imprese alle quali vengono affidati i servizi in appalto che di fatto determinano la non applicazione delle disposizioni di legge che regolano il settore”.
Ferrovie: Sindacati, verso sciopero per crisi occupazione servizi in appalto
Roma, 15 giugno - “E’ in corso, come previsto dalla legge sullo sciopero, la seconda fase delle procedure di raffreddamento per le lavoratrici e i lavoratori del settore degli appalti di servizio del Gruppo Fs Italiane”, così dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf e Fast Mobilità.
“A causa delle disposizioni di legge vigenti - spiegano le organizzazioni sindacali - da settembre non ci sarà più la copertura degli ammortizzatori sociali per chi lavora in questo ambito. Stiamo parlando di un totale di 10 mila persone che si occupano di pulizia a bordo treno e a terra, di attività di micro manutenzione e accompagnamento notte, il 30% dei quali oggi usufruisce di ammortizzatori sociali. Questa situazione ci preoccupa notevolmente”.
“Se siamo arrivati a questo punto - sottolineano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf e Fast Mobilità - è anche perché le stazioni appaltanti del Gruppo non hanno applicato le disposizioni di legge sugli appalti e l’articolo 16 del contratto collettivo nazionale dei lavoratori della mobilità/attività ferroviarie che tutela l’occupazione e le retribuzioni negli appalti. Sono stati affidati, privilegiando l’offerta economica più bassa, cambiando continuamente le imprese e non preoccupandosi dell’applicazione della clausola sociale, tutto questo nonostante le previsioni del nuovo codice degli appalti. Se il Gruppo Fs Italiane le società del Gruppo fossero stati meno aggressivi, non ci troveremmo davanti a questo potenziale ennesimo dramma sociale nel nostro Paese. Lunedì prossimo saremo ricevuti dal Ministero dei Lavoro su questo tema, ma non escludiamo di mobilitare le categorie”.